Saturno contro: storia di un’infanzia difficile
“Basta, mo’ me so stufato. E’ ora de finilla, co’ ‘sta storia, che porto sfiga.
Cominciamo co’ er fatto che, come pianeta, già sto dietro a Giove, che me leva la visuale. Poi, pure come dio, tutti l’artri so’ belli, palestrati e a me, ‘nvece, me fanno tutti vecchio, co’ ‘sto barbone trasandato. Oooh, ma lo sapete che vita che c’ho avuto, io? ‘N’infanzia de merda…“
“E so’ contro sì, co’ tutto quello che m’hanno fatto”.
“Mi’ padre, Urano – che se lo merita che, come pianeta, me deve da sta’ dietro – pe’ paura che je fregavamo er trono, m’ha ‘mprigionato a me co’ tutti li Titani – li fratellini mia che, ‘nzomma, tanto piccoletti … – e poi ha cercato de magnacce a tutti. Tutti meno me, naturalmente, che me so’libberato e l’ho cacciato dal trono. Prima, però, j’ho fatto risputà tutti li fratellini e zac! Via ‘sti zebedei, ché così la finemo pure co’ li pretendenti ar trono.
Voi lo capite, che già queste so’ cose che te segnano parecchio, so’ traumi pesanti, pe’ ‘n regazzino“.
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“E poi è arrivato Giove, mi fijio e m’ha fatto nero”.
“E poi a me, sta cosa che te ponno arrubbà er trono, a me m’ha mandato proprio in “fissa”. E così, quando me so’ sposato e so’ cominciati a rivà li fiji … eeeh, ahò, io me li so’ magnati. C’ho avuto paura de fa’ la fine de mi padre. Prima me so’ magnata a Giunone, poi a Nettuno, poi pure a Plutone. Ma quando so’ arivato a Giove, mi’ moje s’è ‘ncazzata proprio e m’ha fregato. S’è tenuta er regazzino e a me m’ha fatto magnà ‘n sasso, co’ la copertina sua. Quann’è cresciuto, Giove me s’è presentato davanti, grande e grosso. E m’ha fatto un culo così. Tutti, me l’ha fatti risputà fori, li fratellini sua. E poi, ma lo sapete che m’ha fatto, pure? Sissignori, proprio quello. Via gli zebedei pure a me!“
E daje… Vabbé er karma, però… lo capite pure voi che, co’ la vita che c’ho avuto… “
Salviamo il salvabile: tutto brutto non può essere.
Effettivamente, caro Saturno, ora è più chiaro perché quando si parla di te, si tocca anche un gatto nero.
Però… però l’assoluto negativo non esiste, neppure in astrologia e quindi, come pianeta, ti si devono riconoscere aspetti un certo peso: a te fanno capo concetti come responsabilità, dovere, lavoro duro…
Il fatto è, però, che spesso ti trovi in mezzo a strani incroci e quando ti fai vivo nel cosiddetto “Saturno contro“ o “Saturno quadro“, beh so’… dolori.
Saturno contro è il male assoluto?
Quando capita, caro Saturno, che ti trovi in posizione “opposta” ad un altro pianeta che è nel tema natale di una persona, cioè quando fai il “Saturno Contro”, noi poveri mortali già sappiamo che ci aspetta un periodo pieno di ostacoli e di difficoltà legati alla sfera di influenza del pianeta contro cui tu, caro Saturno, sei posizionato. Insomma, un periodo di sfiga infinita.
Per esempio, se tu, Saturno, formi un aspetto di quadratura con il Sole nel mio tema natale, io vado in crisi: ho difficoltà nell’affermarmi, nell’esprimere la mia individualità e nell’ottenere il riconoscimento che merito. Se invece l’aspetto di quadratura coinvolge la Luna, lì è la mia vita affettiva che va a farsi benedire: è tutto un florilegio di rogne emotive, relazionali o familiari. O tutte insieme.
Il pianeta, in opposizione, governa un terzo della popolazione.
Non è che si possa avere un calendario preciso di quando ti presenti come “Saturno contro” e ti si possa evitare: purtroppo dipende dalle posizioni specifiche dei pianeti all’interno del tema natale di ogni individuo. Però, tanto per farci un’idea, almeno un terzo di tutta la popolazione a a che fare con te – con Saturno Contro – nel proprio tema natale. Ma con tutto ‘sto lavoro, ma perché non vai a rilassarti per un po’, magari qualche secolo?! Che ne so, una crociera, un massaggio shiatsu, fai yoga…
Dunque, a leggerla così, l’unica buona notizia è che non sei eterno: di solito, come “Saturno contro”, ti levi dai piedi dopo due o tre anni e sei proprio insopportabile per non più di sei mesi. L’importante è resistere. Purtroppo fai danni che durano veramente tanto, nel tempo.
Resistere, resistere, resistere.
Però, diciamo che ci dai anche la possibilità di metterci alla prova e di vedere come ce la caviamo in situazioni in cui possiamo trovarci con le spalle al muro.
Perché tu affliggi, e vero, ma noi possiamo comunque reagire. Possiamo adattarci alle nuove situazioni, anche se sgradevoli, possiamo trasformarci e, quindi crescere. Possiamo evitare di piangerci addosso per tutta la serie di problemi che, grazie a “Saturno contro” ci troviamo sulle spalle e, magari, se invece di cercare di respingerti, ti abbracciamo … magari…
Insomma, sai come si dice, no? Se non puoi batterlo – noi mica siamo Giove – fattelo amico!. Avrai pure tu dei lati positivi. Prima di schiattare, discutiamo un attimo. In fondo, ‘sta vita di m… che hai avuto, t’avrà pure insegnato qualcosa, no? Infatti, pare anche che tu considerato il pianeta della maturità, della disciplina e, chi l’avrebbe mai detto, anche della saggezza.
Saturno contro, come sopravvivere e vivere felici
Quindi, prima di buttare la spugna e di limitarci ad aspettare, rassegnati, che tu te ne vada, caro Saturno Contro, magari si può provare ad organizzarsi e prepararsi al tuo passaggio. A vivere da adulti, con maturità; più resilienti, insomma.
Anche se, nel tema natale, sei “contro”, non per questo è detto che tu riesca a farci secchi: le difficoltà possono pure sembrare insormontabili, ma alla fine si potrebbe anche riuscire a venirne fuori più forti e consapevoli di prima. Ed ecco, caro Saturno contro, come sopravvivere.
Questione di karma… Hai visto mai?